13.6.07

Monte Lèsima (1724 m)

Sabato 9 giugno 2007. Ore 7,30 del mattino. In solitaria.

Dopo 10 minuti, salita interrotta per presenza di decine di cani da caccia (al cinghiale) in addestramento. Il versante esposto ad Est è infatti una "zona cinofila permanente"... Ho avuto un poco di paura: essere accerchiato da segugi e bracchi non è piacevole, visto soprattutto che ero solo. Non sapendo quanti ancora ne avrei incontrati, ho preferito desistere.

Il monte è noto per essere stato scalato dal mitico Annibale, il valoroso condottiero cartaginese lo usò come punto di vedetta sulle battaglie a valle (contro i Romani, ovviamente); inoltre il Lesima è la cima più alta dell'Oltrepo Pavese (e dell'Appennino Lombardo, che esiste ed è molto molto piacevole e tranquillo, a solo 1h da Milano, sperando che i milanesi non lo scoprano mai).

Nota: l'Appennino, dicono alcuni, inizia proprio dalla cima del Lesima e dalle sottostanti Valli Boreca e Stàffora.

1 koment:

pis tha...

capito casualmente da queste parti, leggerò perchè io sono un amente della montagna piacentina, pratico di valtidone e valtrebbia.
però voglio dirti, da cacciatore: ciò che hai detto è una stupidaggine grossa assai. I cani da caccia sono - lo dico con competenza cinofila fidati - in assoluto (tranne i terrier e i bassottti) i cani meno mordaci di tutti! E questo non perchè siano più buoni o più docili, ma perchè si disinteressano dell'uomo! Quando vedi un cane da caccia abbaiare dentro un recinto, è perchè vuole uscire, non farà mai la guardia: se si apre il cancello scappa. Figurarsi in montagna, dove sono interessati solo alla selvaggina!
Diverso invece il trovarsi all'interno di una battuta al cinghiale con fucile: questo è pericoloso perchè, a differenza delle altre caccie dove oltre i quaranta metri dalla fucilata non c'è pericolo, usano armi a lunga gittata. Infatti dovrebbero tabellare bene le zone dove si fanno queste battute, ma purtroppo glu uomini sono spesso più stupidi delle bestie e gli incidenti accadono.